ROUND 1 MUGELLO - CIV 2020

Venerdì,

Al Mugello, Girotti fa due giri buoni, con la moto che si mette di traverso.

 

Di Alex Ricci.

 

Finalmente è CIV! E si fa sul serio con la prima giornata di prove del venerdì, dove si mette a punto la moto, si studia il “feedback” dei test precampionato e ci si prepara per lanciarsi nella mischia. Giornata non semplice per il nostro Michael Girotti e per il Motoclub dei Rapaci che hanno subito dovuto fare i conti con le modifiche apportate alla Yamaha R6. Infatti, le prove libere del mattino sono andate diversamente da come ci si aspettava per via di un assetto cambiato. Riportata la moto all’assetto ottimale, non è stata comunque brillante questa prima qualifica dove, a causa di un olio con una gradazione apparentemente troppo fluida, la moto tendeva a bloccarsi quando il nostro “Ottovolante” scalava in seconda, costringendolo ad andare lungo.

 

“Stamattina siamo partiti con alcune modifiche fatte sul riferimento dei giri di pareggiamento dei test, ma non mi sono trovato bene e quindi ho girato abbastanza piano. Per la prima qualifica, abbiamo riportato l’assetto a com’era, ma sfortunatamente l’olio più fluido che abbiamo messo non ha lavorato bene soprattutto in scalata; quando mettevo la seconda, mi si bloccava, e mi ritrovavo di traverso e arrivando spesso lungo. Praticamente ho fatto solo due giri buoni”.

Michael Girotti.

 

Resta comunque una giornata molto indicativa per tutto quello che riguarda la messa a punto della moto, soprattutto del set-up in vista della gara. Molto probabile che domani si vedrà qual è il punto di partenza in vista della gara.

Sabato,

Gara 1: Girotti recupera il gap di un set-up non ottimale e porta a casa un dodicesimo posto. Dodicesima piazza anche per Arduini in Supersport 300.

 

Di Alex Ricci.

 

Mugello: quella di ieri tra le colline toscane è stata la prima gara ufficiale del campionato CIV 2020. Ormai abituati ad un’atmosfera surreale da post Covid-19, i piloti hanno dato come sempre battaglia e spettacolo. Non è stato un week-end facile fino ad ora per il Motoclub dei Rapaci, per quanto riguarda la messa a punto della moto. Nonostante ciò, Michael Girotti è andato meglio in gara 1 che nelle qualifiche, dove si è imposto al 12 posto.

 

“In gara sono andato meglio che in prova dove non ero soddisfatto. Dobbiamo fare qualche “step” di assetto in più per permettermi di guidare come voglio. Faccio ancora fatica con la moto che non fa esattamente ciò che le chiedo. Vediamo cosa riusciamo a fare domattina”. Michael Girotti.

 

La Yamaha R6 dell’Ottovolante, non rende ancora come dovrebbe, con un assetto che ancora non permette al pilota di sfruttarla al massimo, sarà fondamentale il lavoro del team nella mattinata di domenica in vista di Gara 2. Le nuove coperture Pirelli sono ancora in fase di studio da parte dei tecnici che lavorano per migliorarne la resa, anche se si sono già dimostrate delle interessanti novità. Nella categoria cadetta è andato forte anche Kevin Arduini che, realizzando a sua volta un apparentemente poco soddisfacente dodicesimo posto, ha lottato con tutti i piloti del gruppo di testa. La Supersport 300 rimane la categoria più affollata di talenti e piloti veloci, tanto da dare poco risalto ad un piazzamento, quando invece ogni risultato va accolto come frutto di una sfida serrata.

 

“Siamo in tanti ad andar forte” Kevin Arduini.

 

Nel complesso, pur essendo della partita, il centauro di Mondaino, non è soddisfatto e sente che può lottare per il podio come obbiettivo di questo campionato 2020.

 

Non è la gara che ci aspettavamo, dovevamo lottare per il podio e non è stato possibile. Anche se siamo in tanti ad andar forte, abbiamo riscontrato dei problemi che pensavamo di aver risolto. Purtroppo partir bene non è passato. Con lo scatto al via, nella prima metà di giro avevo recuperato due posizioni, ero in fondo al primo gruppetto, poi siamo calati e non c’è stato niente da fare. Peccato perché il nostro obbiettivo è il podio, non la top 10. Sappiamo di poterlo fare e questo fa ancora più rabbia. E’ vero che la moto è stata ultimata mercoledì scorso e rispetto agli altri siamo a zero test e sicuramente non ci aiuta. Stiamo facendo l’esperienza nel weekend di gara. In vista di Gara 2 abbiamo una svolta da provare nel warm-up, quindi domani è guerra!” Kevin Arduini.

Domenica,

Gara 2 diversa, ma stesso risultato: non si va oltre il dodicesimo posto, ma qualcosa è cambiato.

 

Di Alex Ricci.

 

Mugello: nella giornata clou che conclude questo primo round del campionato italiano velocità, Michael Girotti si conferma dodicesimo, nonostante le certezze acquisite e una gara totalmente diversa. Il lavoro profuso durante le prove del venerdì nella ricerca dell’assetto ottimale, non aveva dato ancora i risultati sperati. Complice però una caduta al primo giro, non è stato possibile portare la moto al risultato ambito, visti gli step fatti dopo Gara 1.

 

“Al primo giro c’è stata una caduta che ha spezzato il gruppo in due e sono rimasto intrappolato in coda al secondo gruppetto. Pur girando più forte del sabato, 1’56” “alto”, ad un giro e mezzo dalla fine ho avvertito dolore all’avambraccio e non sono riuscito a più a guadagnare niente. L’aspetto positivo è che rispetto al passo di gara di sabato, ho abbassato di un secondo la mia prestazione. Abbiamo trovato la quadra della moto solo in gara. Penso che mancando qualcosa di set-up dove ci siamo impegnati molto durante il weekend, non abbiamo portato a casa due top-ten che invece sono alla nostra portata. Restano comunque 8 punti in saccoccia buoni per il campionato e vediamo come andrà a Misano”. Michael Girotti.

 

E se l’Ottovolante ci da appuntamento a Misano per vedere salite le prestazioni della sua Yamaha R6, non è comunque andata diversamente per Kevin Arduini che in Supersport 300 ha fatto nuovamente dodicesimo. Stesso copione per il pilota di Mondaino (che corre con licenza del Motoclub, ma su un’altra moto), che avendo intrapreso una gara completamente diversa, dopo aver girato forte nel gruppo dei primi, si è trovato un po’ staccato. In questa categoria, dove le scie sono fondamentali, perderla significa venire risucchiati e così è stato. Una volta preso dal secondo gruppo, non è stato più possibile organizzare una fuga ed il finale conferma la posizione e la necessità di sovvertire il trend alla prossima tappa di questo campionato che si presenta avvincente dalle primissime battute.